Pensavo che quest’anno avrei passato le ferie più merdose da un po’ di anni a questa parte.
Senza fare troppo la tragica, si intende, dato che sono arrivata a una età e a un punto della mia vita in cui devo aspettarmi di tutto, ma finché il tutto non riguarda la salute o i miei affetti, per carità, meglio limitare i mugugni, che se mi sente Quello che c’ha il black humor più spiccato dell’universo son cazzi amari.
Però insomma, diciamo che la mia soddisfazione generale lascia un po’ a desiderare ultimamente, e quindi queste per la questura dovevano essere le ferie più merdose da un po’ di anni a questa parte.
Battezzate così quasi con orgoglio e pregiudizio.
Ma eccole qui sotto le mie ferie merdose, illustrate in 4 foto.
Tre giorni e tre notti in compagnia di un serpente e di una scimmia.
Io, loro, il furgone e un tuffo ogni tanto in quell’enorme minestra con la pastina galleggiante (noi bagnanti) che è il mare a ferragosto.
Senza nemmeno poter usare la macchina per non perdere il parcheggio che ho trovato per una botta di culo la sera in cui sono arrivata, perché la nostra vita funziona così, se non hai il parcheggio garantito non sei libero di vivere.
Se non sei libero non puoi andare in spiagge fighe. Se non vai in spiagge fighe sei pastina galleggiante nella minestra su cui si affaccia una spiaggia altrettanto affollata.
Ho passato i miei tre giorni in un furgone senza cesso e senza l’obbligo di rendere conto a qualcuno se voglio stare chiusa qui per ore.
Protetta da uno stupido strato di lamiera di annata color cacca in mezzo al passaggio di decine e decine di persone caciarone che non possono immaginare lo splendore del mio isolamento; io fortunata eremita tra i villeggianti costretti a stare in compagnia spesso nemmeno troppo gradita.
Tipo quell’astronauta in orbita nel minuscolo tratto della Via Lattea dentro il lem fatto di cartapesta e stagnola che dicono sia atterrato sulla Luna.
Senza spazio e senza tempo, senza la forza di gravità che ti attira inesorabilmente verso le rotture di coglioni, pur inseguendomi anche qui l’immancabile richiesta di comprare il tele7 della prossima settimana.
Con l’unico desiderio, nei rari momenti di rapporti sociali che ho dovuto intrattenere, di chiudermi di nuovo nel microcosmo col serpente e la scimmietta, i compagni silenziosi e rispettosi del mio benessere.
Sono state ferie merdose bellissime, le ferie perfette in questo mio momento storico un po’ del cazzo.
E come tutte le cose belle, le ferie merdose sono durate troppo poco.
I vari tele7 mi stanno aspettando assetati come vampiri.
1 commento:
Fortunata eremita di belle gambe munita.
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