venerdì 12 agosto 2016

Chinse

Due post in una notte e in un anno in cui ne ho fatti in tutto tre (4 con questo e al netto dei due che ho cancellato) è tanta roba, ma tu meriteresti ben altro che queste due poche stupide righe.
A quest'ora di 15 anni fa mi stavi massacrando le budella per venire al mondo, tre ore fa mi massacravi i maroni perché non ti funzionava lo smartphone.
E io ti ho cagato zero perché ascoltavo e analizzavo chasing pavement e del tuo cellulare importava una sega.
Amo pensarti cresciuto, e cresciuto  molto in fretta in questi ultimi 7 mesi.
Spero che questa crescita veloce e dolorosa ti porti almeno un insegnamento, quando sarai più grande e potrò spiegarti meglio cosa è successo veramente e perché. Chissà se avrò questo coraggio.
Un tempo scrissi proprio in queste pagine che avrei voluto regalarti il cielo stellato prima che diventassi troppo grande per stupirti, sembrava una frase di grande effetto ma in realtà mica lo avevo specificato che intendevo le stelline da attaccare al soffitto, stelline che poi non ho mai più comprato.
Però ti posso dire che è successo a me di vedere quelle stelline e a 44 anni suonati mi sono trovata stupita e commossa.
Ecco, se devo augurarti qualcosa è di non smettere mai di stupirti e commuoverti, anche se fa poco maschio, anche se ora fatichi a dimostrarmi un minimo di entusiasmo pure se ti proponessi un week end sulla luna.
Chissà che un giorno da adulto, dopo magari aver visto i cieli del mondo, non ti capiti di vedere cento stelline fluorescenti appiccicate al soffitto di una camera e non dica ohhhhhh con la lacrimuccia. Non saprai certo che avrei voluto prendetele io perché non te l'ho mai detto, ma se ti succede guarda spero che tu me lo dica così ti dirò che la notte in cui compivi 15 anni ho fatto con te una scommessa a tua insaputa e che se l'avessi vinta mi avresti dato, toh, 100 euro.
Domani sarà un compleanno che vivrò con uno spirito molto diverso dagli anni procedenti. Credimi, non sarà facile, ma va bene così e menomale che dove andiamo ci sono gli scivoli, i ciambelloni e i toboga.
Auguri Edo, meraviglioso 'geografo' con lo skazzo.



Il mio angelo - Fiordsliso, e va beh ti chiedo scusa per la banale canzonetta italiana anni 80 ma che cazzo vuoi, te la cantavo da piccolo e l'avevi imparata anche tu.



lunedì 6 giugno 2016

Meneph8

La danza non è tutto.
Stasera avrei dovuto danzare, 5 giugno, 5 pezzi, 10 mesi dopo l'inizio del corso. 10 mesi.
Invece ho preparato le patate al forno, la coppa di maiale e i toscanelli, mentre c'era un saggio in corso. Il ragazzino ha divorato tutto.
Nel frattempo, mi arrivavano le foto dei balletti che avrei dovuto fare.
Le patate erano buonissime e bellissime, e anche i nuovi vestiti che mio figlio si è comprato oggi per la sua prima festa in discoteca erano bellissimi.
La coppa e le salsicce mi hanno stufato quasi subito. Le patate no, le avrei mangiate tutte io.
Nebbiolo. Ho bevuto un nebbiolo comprato stasera in un discount a meno di 4 euro, mentre il sipario di stava per aprire.
Le foto anche erano bellissime. Occhi di bue puntati su sensuali snake arms. Uno spettacolo. La musica era tutta nella mia testa, la ricordavo bene, battuta dopo battuta, i passi un po' meno.
Come non ricordo il nome del vino che ho bevuto ieri sera.
Siciliano, una delizia, chi ama veramente il vino non compra una bottiglia da 4 euro al discount.
Ieri era il compleanno di Silvia, mia sorella. Ma anche oggi c'era da festeggiare un compleanno.
Beh non era proprio un compleanno. Quasi.
Se stasera avessi danzato, mia sorella sarebbe venuta a vedermi ma io non avrei festeggiato nessun quasi compleanno, oggi.
Le ballerine indossavano una bella maschera nel pezzo ATS, di cui avevo appena imparato l'inizio della coreografia, prima di interrompere. Fighissime, davvero.
Ieri, il vino siciliano ha accompagnato un piatto anni 80 che probabilmente non cucinavo dagli anni 90: penne al salmone.
Questo non è un blog di cucina,  pertanto posso permettermi di parlare di stupide patate al forno e stupide penne al salmone con l'orgoglio di chi scrive su giallo zafferano.
Non avrei mangiato le mie stupide stupendamente vintage penne al salmone, se stasera avessi indossato quella maschera fighissima per danzare.
Ma non solo per danzare.
Non avrei mangiato le mie stupide stupendamente vintage penne al salmone e non avrei bevuto il vino siciliano e non avrei festeggiato un quasi compleanno, se oggi avessi indossato una maschera per danzare e se per tutti i giorni a venire avessi continuato ad indossare una maschera per vivere.
E probabilmente stasera non avrei fatto delle stupide patate al forno cosi buone e mio figlio, invece di ingozzarsi prima di ributtarsi sulla sua Xbox, si sarebbe rotto il cazzo a teatro insieme a mia sorella, se stasera avessi danzato.
Ieri non avrei ascoltato questa canzone mentre spadellavo il salmone, se stasera avessi danzato.
Sia chiaro, 'questa non è una canzone d'amore', ma ha un po' a che fare con quella roba lì.
Ascoltare una canzone che non è d'amore, avere voglia di ballarla da sola, cucinare piatti stupidi, festeggiare un quasi compleanno, non danzare stasera, e molto altro ancora, è tutto un po' una conseguenza dell'amore.
Inchino, saluto, sipario.
E anche questa è phatta.



This is not a love song - Nouvelle Vague







lunedì 30 maggio 2016

Marrycane

Ci si potrebbe sposare nella Cattedrale di San Gambero Verde, dove il signore coi baffi e la camicia a quadri celebrerebbe per noi la santa liturgia eucaristica pronunciando queste parole

prendete e mangiatene tutti, questi sono i taglierini al cinghiale offerto in sacrificio per voi
e allo stesso modo prendete e bevetene tutti, questo è un litro di sangue di cristo sfuso (a consumo) per la vostra nuova ed amorevole mattanza.

Con questi umili elementi, frutto della terra e del lavoro dell'uomo, offerti come rendimento di grazie per il dono dello spirito (non certo santo) ma di beata sopravvivenza ai ripetuti uragani, ci si potrebbe promettere cazzoneso sempre,
nella gioia, nel dolore, nella salute e blablabla,
ma senti qui, pure nella miseria,
nella vergogna,
nella noia,
nel blues,
nel taaac,
nel chupa,
negli accendini scarichi,
nei Martini cocktail senza oliva,
nel cambiamento,
nella bestemmia,
nel bug,
nel boh,
nel toh ❤️

E ci si potrebbe promettere di amarci e odiarci e amarci, finché l'ultimo uragano fatale - se esiste - non ci separi.
Amen?



The Word Hurricane
The word 'hurricane' is the name given to nature's strongest storm.
A hurricane occurs when high pressure and low pressure masses of air come in contact with one another.
There is often a significant difference in temperature between the two masses.
One mass is warm, while the other is cold.
The warmer air rises, and the cooler air falls.

Likewise, the low pressure area slides down the sides of the high pressure area.
They swirl in and around one another, creating the beginnings of the Storm.