domenica 29 marzo 2020

Domenica 29 marzo, giorno 19, anno 0

È successo di nuovo, esattamente come lo scorso anno, che avessi gli occhi sul telefonino nel preciso momento in cui l’una e cinquantanove diventa un tre senza passare per il due. L’anno scorso mi sembrava un passaggio magico, tanto da farmi scrivere una riga di stronzate che solo allora capivo. 
Stanotte invece quel buco mi sembra tetro.
Questa volta ho paura. Ho paura che tutto quello che c’era prima che il microscopico dio ci facesse un culo così, sia stato ferocemente e definitivamente inghiottito in questo  breve lasso di tempo che, nell’orologio del mio telefono, non è mai esistito.
Il nulla è uno spazio talmente immenso che ci sta un casino di roba.

lunedì 9 marzo 2020

Breve storia mia

 Ciao. Mi chiamo Ale, sono nata il 22 giugno 1972, vivo e lavoro a Genova, sono sposata, mio marito è fidanzato con una donna che mi è molto simpatica e spero un giorno di andare al loro matrimonio, ho una bellissima famiglia numerosa, con 2 fratelli, 1 sorella, 6 annessi e connessi, 1 mamma e 0 papà perché è morto il 22 giugno 2002, avevo un bellissimo gatto di nome Victor con il vizio di svegliarmi di notte per fare la merenda e con il prana nelle zampe che mi manca tanto, ho un compagno strano che ho rubato, che mi porta al mare in inverno e ai concerti in estate e che mi fa ridere, mi fa piangere e mi fa voglia di, la mia casa si chiama “Presso” perché è nelle vicinanze di non so che cosa, ho un figlio che si chiama Edo, che da piccolo chiamava i miei capelli ‘pimamma’ e che da grande mi fa ridere, mi fa piangere e mi fa voglia di vivere, fino a ieri avevo tanta paura di invecchiare ma non lo dicevo a nessuno, oggi boh.

Fine.