giovedì 20 aprile 2017

Fiabe insonore

C'ero una volta io.
Fine.

E sbadigliando dicevi che era un finale del cazzo.




(costretta a rubare il sonoro)


venerdì 7 aprile 2017

Stay puft


6 aprile
Incubo tra le 22.59 e 00.44
Quindi è anche il 7 aprile
L, A, tu, io.
Ma quasi subito tu sparisci.
Devi lavorare.
Siamo io e L che portiamo A
Non c'è più alcun incontro tra voi due e la Staff
No, ci sono io che non so che cazzo ci faccio, L e A
Arriva la Staff, non riesco a vederla bene, è circondata da tre basse ragazze che dicono di essere le segretarie ma forse sono i suoi angeli. La Staff è quindi una specie di dio.
Non rivolge una parola a L, meno che meno a me ovviamente.
Perché tu non sei lì ma ci sono io?
La Staff prende per manina  A e lo porta verso una stanza: A non dice nulla, non sa cosa stia succedendo
Entra nella stanza avvolto dalle braccia della Staff che a sua volta è avvolta dalle tre segregrtarie
Lo vediamo attraverso un vetro, si divincola da dio e dagli angeli e corre a un tavolo per disegnare.
Dico a L che dobbiamo uscire perché stiamo in ansia a vederlo attraverso il vetro
Che passeremo tra un'ora
Poi mi pento di averlo detto perché io non posso stare male per A, dovevo pensarci prima
Ma lei è tranquilla e sicura di se, pare non si sia infastidita
Le parlo con vergogna, penso che forse non mi ascolti nemmeno, ma tant'è io sono lì e lei non fa una piega.
Ha quegli occhi incredibili che ho sempre ricordato bene
Io sono terrorizzata
Usciamo, fuori c'è un cortile pieno di alberi
L sorride
Un sorriso sicuro
Io vorrei solo piangere
Lei inizia a ballare, c'è la musica
Mi mette il cappuccio e mi abbottona fino alla bocca che sembro un salame
Capisco che vuole che balli anche io ma vedi, io non so più muovermi da tanto tempo
Sono goffa mi vergogno mi immagino fare schifo e vorrrei solo piangere ma assecondo questa sua esigenza, le voglio tenere compagnia ballando con lei, mi muovo di merda mentre lei sembra un angelo, ma non lo stesso angelo che erano le segretarie
Fa finta di cadere, arriva della gente che probabilmente era sempre stata lì
Capisco che ci ha viste ballare
Mi fermo
Guardo la scena e diventa un film
L è attraente da morire, seducente, magnifica Troia benedetta dal dolore, e mentre parla con queste persone di una sua caduta rovinosa, fa una cosa bellissima con la mano che la rende irresistibile
Io vorrei farmi piccolissima e poi invisibile, invece ho la sensazione di ingigantirmi e trasformarmi nell'enorme goffo pupazzo bianco di ghostbuster e non posso nascondermi o scappare, mi vedrebbero tutti
Sto immobile in silenzio guardo e piango
Lei non voleva riavvicinarsi
Voleva solo riprendersi qualcosa di se stessa che era rimasta imprigionata dentro me
Cambio improvviso di scena del film, che io, una volta completata definitivamente la metamorfosi in stay puft, vedo dalla postazione in cui mi trovo insieme a L, ai suoi occhi, alle sue mani e alla gente
e sto immobile in silenzio guardo e piango
Nella nuova scena c'è ancora musica
E scopro perché tu non eri con noi.

Mi sveglio, vado su uazzap, nessuna notifica.
Mi chiedo se qualcosa di me non si stia imprigionando in qualche posto
E mi chiedo se per caso, uscito dal lavoro, tu non abbia deciso di accontentarmi.

Buonanotte e tanti altri bei sogni d'oro.