venerdì 19 aprile 2024

12

 Ah il sogno.

Beh di solito si dice “ti ho sognato ma non ricordo il contesto” anche quando uno se lo ricorda benissimo ma è meglio non raccontarlo.

Comunque non era un incubo, solo che non mi ricordo il contesto.

martedì 2 aprile 2024

Franca Gozzi

 Arrivano le notizie della zia Franca sulla chat della famiglia e io non commento mai.

Sono una merda.

Ma come si fa a commentare le notizie di una persona che sta in un ospizio, che non le lasciano tenere nulla, manco una matita, che non la lasciano andare in bagno, che si caga e si piscia addosso, che piange perché vuole tornare a casa sua e non vuole stare sporca nel letto?

Come si fa a commentare il dolore della sua unica figlia che non ha altra scelta che tenerla lì, che ha rinunciato al bello dei suoi 50 anni per seguire sua madre e per vederla ora appassire disperatamente in quel posto come una pianta marcia che un tempo aveva dato frutti meravigliosi a lei e ai figli di lei?

Ma cosa cazzo volete che commenti, DioMadonna.

L’unica cosa che potrei commentare è che piuttosto che ridurmi così preferirei morire domenica prossima.

Domenica, non prima, perché voglio vedere ancora due puntate di The Gentleman con Edo mentre mangiamo qualche proteina unta e perché domani voglio andare a cena dalla mamma, e perché venerdì prossimo voglio andare dal parrucchiere e poi con Germa a Santo Stefano al Mare a fare la fuga con la Mini usata nuova, che per comprarla mi sono indebitata fino al buco del culo, però ho fatto l’assicurazione ‘morte’ in caso dovessi morire così mio figlio non se lo deve menare con le rate (però Edo ricordati che devi 3k allo zio Carlo, dedotti i 50 euri al mese pagati fino alla mia morte).

Ecco, domenica prossima potrebbe anche essere ok.

Non prima.

Coraggio zia Franca, tieni duro, che l’anima di un Gozzi non è mai stato un concentrato di leggerezza, ma una risata non se l’è mai negata.

Ti auguro di tornare prestissimo a sorridere insieme ai tuoi fratelli, col culo pulito e una matita in mano.

mercoledì 20 marzo 2024

Papà

  Papà, avrei voglia di fare una cirulla con te. Ma ne avrei voglia solo perché sono 22 anni che non ti vedo e non gioco con te.

Se tu ora fossi ancora qui con noi, probabilmente continuerei a non sopportarti per gli stessi motivi per cui non sopporto me stessa.

Perché io e te siamo identici.

Papà, se tu fossi ancora qui con noi, non mi verrebbe da raccontarti come sto stasera.

Perché sarei la stupida che sono stata per tutti i trent’anni in cui ti ho avuto al mio fianco, durante i quali sapevo che mi avresti capita e mi avresti detto la cosa giusta, ma non ti ho mai permesso di avere la soddisfazione di dirmela.

Papà, ora che sei morto vorrei dirti che stasera mi sento di merda.

E chissà che cose belle tireresti   fuori per farmi sentire meglio, mentre mi spacchi un culo così a cirulla e mi sgridi perché son lenta a contare fino a 15 e non ricordo le carte che sono uscite.

mercoledì 6 marzo 2024

Bene, grazie.

A volte faccio da modella per la rubrica Trascurabili cronachette.






sabato 24 febbraio 2024

Tu not forghet

 Trova sempre la cosa più giusta da dire, che di quell’altra non frega un cazzo a nessuno.

lunedì 29 gennaio 2024

Drammatico ed altamente estetico caposaldo di una femmina cancro ascendente cancro di mezz’età

 Cresciuta con la convinzione che l’amore condannato fosse il massimo della realizzazione romantica a cui potessi aspirare.

Ecco perché oggi mi ritrovo a dover chiedere un finanziamento e l’anticipo della liquidazione per cambiare la mia vecchia Smart scassata con un’auto usata di almeno 13/15 anni.


(Sì, questa può suonare un po’ pesantuccia, lo so, ma se mai dovessi passare da queste parti sappi che non è una lamentela ma una felice presa di coscienza del mio caposaldo ;)

martedì 23 gennaio 2024

Accadde oggi


RX al torace, 23/01/2024.

Ansia, forte dolore che attraversa come una lama il polmone sinistro dalla tetta alla scapola, tosse cronica, (siga spenta prima di entrare in ospedale), accettazione, sala d’attesa, macchinetta del caffè rotta, Facebook, notifica di un ricordo “Accadde oggi”: un post della Simo che mi dice “IO CI SONO”, parla del Giapponese che non le basta mai (il ristorante) e annuncia che stasera, 23/01/2009, ci va.

In effetti, 15 anni dopo, LEI C’È, e non va al ristorante giapponese a calarsi un sushi, ma in Via del Giappone a fare i raggi con me.

C’è ancora motivo che io stia in ansia?

Direi proprio di no.

Questa deliziosa casualità era degna di nota.

E tutto il resto, sia quel che sia.





sabato 20 gennaio 2024

C’è una sola cosa molto importante che noi dobbiamo fare prima possibile.


 Il finale di Eyes Wide Shut, la summa della natura umana.


venerdì 12 gennaio 2024

Pompa


Stavo pensando a quei 1000 giri di parole per essere criptica come piace a me, dire il mio tutto che capisco solo io e gli altri dicono figo, ma chissà che cazzo voleva dire?

Però stasera no, non ce la faccio proprio perché la verità è che non sono mai stata il poeta maledetto scapigliato che avrei voluto essere quando avevo 18 anni e stavo studiando per la maturità, esame in cui, tra l’altro, mi hanno valutata con un misero quaranta sessantesimi di merda perché nel tema sul Leopardi ho citato Careless Whisper di George Michael, buonanima.

Sono stufa di sentirmi dire che sono esaurita e frustrata, che non sono mai abbastanza: abbastanza contenta o abbastanza empatica o abbastanza equilibrata o abbastanza qualsiasi cazzo di cosa volete che io sia.

Pompini.

Ecco cosa ho imparato ieri da una grandissima saggia, prima di quella “rilassante” passeggiata notturna da pegli a pra in cui non ho certo corso il rischio di essere aggredita per violenza sessuale, ma quello di fare una figura di merda se mi avessero aggredita per derubarmi i 15 euro che avevo nel portafogli. 

Pompini che bisognerebbe fare quotidianamente e generosamente.

Pompini ammerda a tutti quelli che ti stanno intorno, uomini, donne, bambini, figli, psicopatici, vecchi, amici, colleghi, amanti, parenti, capi, clienti, amori, cani, gatti e persino ai mortacci tuoi, per farli stare tutti bene, salvare la tua anima maledetta e farti valutare abbastanza qualcosa, anche più di 40/60.

Sani pompini fatti lbene dove tu al massimo patisci quel sopportabilissimo colpo di glottide che precede il rumoroso conato di vomito, con gli occhi lacrimanti che ti schizzano fuori dalle orbite.

Quei sani pompini fatti bene per essere ricordata da tutti come il Creatore del loro benessere, senza troppo rompere i coglioni altrui.

Non ho più sangue nelle vene però ora mi sparo il 24imo episodio di Lady Oscar e mi spompino il mio tenero esaurimento ingiustificato, che è venerdì sera e pure lui pretende la sua pausa abbastanza godereccia.

Ma anche protezione.

Sicurezza.

Conforto e intimo nido.

Ahhh. Vengo.

💦




lunedì 1 gennaio 2024

Fifa 2024

 Vorrei essere ispiratissima in questa prima mattina del nuovo anno (che non so perché ha, fin dai tempi della scuola elementare, quell’orrendo sapore misto di malinconia e merda tipico della domenica sera) per poter scrivere qualcosa in merito ai buoni propositi che in genere si fanno il primo gennaio.

Ne avrei davvero tantissimi da sottopormi, se solo avessi la voglia di impegnarmi, ma alla fine sono un’abitudinaria e lascio tutto il mio disordine uguale a quello degli anni  precedenti. 

Non tocco e non sposto niente, perché oltre ad essere un’abitudinaria, sono anche un’inguaribile superstitious, e mi dico: se anche quest’anno si è chiuso senza grandi traumi (sebbene non si possa manco dire che si sia chiuso in un trionfo, visti gli ultimi giorni) significa che può funzionare così. Squadra vincente non si cambia, quindi perché fare entrare in campo dei buoni propositi del cazzo che sicuramente potrebbero migliorare la mia persona ma magari mi portano sfiga?

Mi tengo comodamente la mia squadretta composta da tutti quegli elementi che avrebbero dovuto essere l’oggetto dei miei buoni propositi, tipo tutte le mie debolezze, i miei scazzi, le mie paranoie, le mie frustrazioni e le mie 15/20 Rothmans rosse al giorno.

Auguro un anno di tanti sorrisi a tutti quanti, a chiunque voglia ancora sopportare e supportare la mia squadra, a chi la sostiene con affetto nonostante tutto, a chi la trova anche un po’ attraente, nonostante tutto, a chi un tempo la trovò attraente ma ormai ha scoperto essere noiosa e faticosa, a chi la vorrebbe perdente e a chi deciderà di non seguirla più. 

Sono le ore 9.25 ed entro breve spero di incontrare il mio primo sonno del 2024, dato che sono a letto già da ore ma ancora non si è palesato.