giovedì 26 settembre 2019

Per Gaio

 Prendo spunto dal tuo post che aveva una bellissima didascalia che poi hai cancellato ma che ho fatto in tempo a leggere per fortuna. E mi ha fatta ragionare su una cosa.Tu sei quella che sei e fai quello che sei, nessuno ti deve rimproverare, men che meno giudicare, e chi lo fa son cazzi suoi, non tuoi. Fin qui ci siamo giusto? Giusto. Il tuo discorso di oggi mi è piaciuto e ho concluso che avevi ragione tu. Ma c’era lo stesso qualcosa che mi stonava e non capivo cosa. 

L’ho capita stasera. Tu ragioni da donna che ragiona, che conosce perfettamente i suoi limiti, le sue mancanze, le sue debolezze, e questo diventa un tuo punto di forza, oltre a tutti gli altri punti di forza che, anch’essi, ben conosci.

E lo so perché io, magari esprimendolo in maniera diversa e con più falsa modestia rispetto a te, so di avere più o meno il  tuo stesso punto di forza. 

Ma devi imparare, credo e lasciamelo dire, a fare una valutazione degli altri e a misurarli non con i tuoi metri e i tuoi up, ma con i loro centimetri e i loro down.

Tu dici giustamente che la fine di un amore non è una tragedia, ma lo stai dicendo in un momento della tua vita in cui l’amore non c’è. E quello che dico sarà una banalità, ma porca troia questo dettaglio fa la differenza tra considerarla una tragedia o meno. Io nei giorni scorsi sono stata preoccupata e mi sento un po’ mia madre che si ansia se non vede arrivare un uozzap da uno dei figli nel gruppo della famiglia. La cosa che mi stonava oggi, non era tanto l’immedesimarmi in C. e provare tantissimo dispiacere per lui (e sai che dispiace anche a me sapere che sta male), quanto l’ansia di sapere che nel tuo intento di aiutarlo a scrollarsi e fargli sentire che ci sei sempre e dirgli che può chiederti di venire da te ogni volta che ne sente il bisogno, sentire questo mi angosciava come una vecchia cogliona che si fa i film. E mi chiedevo, ma se una volta lui è in profondo down, e ti chiede di salire da te, e tu in quel momento dici no pervhe hai X, o il malumore o i cazzi tuoi, come minimo ti scolgioni come è già successo, alla peggio scoppia un merdone di cui faresti volentieri a meno. Non parlo di tragedie, credimi, ma comunque delle belle rotture di cazzo. Scusami Gaio se te lo dico. Scusami sarò una stronza. Ma nella mia testa, io continuo a vedere come unica soluzione che passi un po’ di tempo per lui per tornare “sano” e indipendente da te, prima di parlare di vedersi e farsi un paio di risate insieme. Non è ancora in grado di decidere se tagliare di netto con te per uscirne, perché adesso non lo farà mai. Non puoi chiedergli di essere adulto e razionale, hai in mano Tutto ancora di lui e lui deciderebbe sempre e comunque di cercarti, perché ora come ora è drogato, e tu non riesci a vederlo perché sei in tutt’altro piano e tutt’altra dimensione.

Non sottovalutare la forza di una persona abbandonata alla quale si da la possibilità di appoggiarsi ancora a te, perché potrebbe essere più grande della tua.

Non è un rimprovero per come sei.

La mia è solo ansia.

E ADESSO BUONANOTTE 😂