martedì 25 febbraio 2014

Di certi luoghi

Certi luoghi possono diventare un Tempio.

La Madonna del Monte, quando c'è la neve e non si va a scuola.
La casa di Paola, tabernacolo di un Dio che devo aver messo da qualche parte ma non ricordo più dove.
Le stazioni dove si sussurrano quegli arrivederci che sono inconsapevoli di essere degli addii.
La spalla rotta dove si abbandona il mio pianto.
Un cortile con un ulivo al centro.
Una scatola di legno colma di tea.
La spiaggia di Voltri alle sette di sera di tanti martedì invernali.
Il mio cesso.
La strada di mattoncini rossi che porta verso casa, quando piove, c'è il vento e mia sorella mi tiene la mano stretta per non farmi volare via.
Una taverna piena di vini.
Le ginocchia piatte di mio figlio sulle quali mi addormento guardando la televisione.
Un letto d'ospedale.
I letti che non disferò più.
La mia fica, il mio utero e la mia pancia tutta.
Il mio blog trascurato.
La scatola nera chiusa dentro una maschera dorata.


Pia - Cousteau