giovedì 17 settembre 2020

Suonami un LocoRock

c'era un bambino, alla scuola elementare mia, che una mattina si era cagato addosso in classe. Ho ancora in mente la sua desolazione  piegata a 90 gradi sul banco in attesa che la bidella lo portasse in bagno per pulirlo.

Negli anni successivi ho sempre immaginato che questa triste scena lui se la sarebbe sempre portata appresso come una gobba.

Ma sappiamo bene quanto i bambini siano in grado di essere dei bastardi di fronte all'umiliazione altrui, la cattiveria ingenua sembra quasi la loro estensione naturale; ragion per cui, per quanto mi riguarda, non c'è modo di rimuovere un’altra spiacevole immagine: quella della sottoscritta che ride ferocemente di lui insieme agli altri.

Ma va bene così, sconto questa pena quotidianamente con la colite cronica, e in caso di imprevisti difficilmente riuscirei a trovare nei paraggi una bidella disposta a pulirmi il culo.


Il pezzo che accompagna questo ricordo è una delle tante tracce della colonna sonora di LocoRoco. Ho scelto la prima solo perché è la prima, non perché ritenga che sia la più bella.

A LocoRoco ci ho giocato per mesi intorno ai 35 anni, quando rubavo la PSP a un Edo marmocchio e mentre facevo rotolare in una specie di pianeta onirico le gelatine gialle che si scomponevano e ricomponevano, le mie orecchie si allietavano con un tripudio ininterrotto e ipnotico di sonorità infantili in lingua universale LocoRoco.

Erano proprio loro, le gelatine rimbalzanti e rotolanti, a cantare queste filastrocche arrangiate in modo bizzarro attraverso il rock, la bossa nova, il reggae, la musica afro, il funky, il soul, persino la mazurca, a seconda del quadro in cui mi trovavo.

Un piccolo capolavoro di spensieratezza musicale in un gioco che era semplicemente delizioso.

Quando mi morivano i Locoroco non potevo essere triste e manco incazzata, non con quella musica, come non si può essere tristi se un compagno di scuola si caga nelle mutande in classe. Ti fai una bella risata e via, ricominci il quadro sperando che al Locoroco vada meglio.


Se potessi, andrei a un concerto di musica LocoRoco almeno una volta all’anno, per ricordarmi che essere positivi è importante, anche quando un MojaMoja m’ammazza un LocoRoco, o quando non c’è nessuno che mi aiuti a pulirmi il culo se me la faccio sotto.




LocoRoco, soundtrack #1, Dadhi Dado Da
(Suggerisco l'ascolto dell'intero "album")


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