venerdì 19 giugno 2020

Lungo il viale della Rimembranza

Credo che un genitore non possa concepire che esista un amore che sia più grande del proprio nei confronti dei figli.
Finché non diventa nonno.
Io non ho mai avuto un nonno o una nonna, quindi so un cazzo del loro amore.
Ok, è ridicolo parlare in termini di grandezza, ché l’amore, in qualsiasi forma esso sia, non si misura in kilolov, o in battiti, o nell’area dello spazio che creano le braccia aperte quando si dice ‘tanto così’.
L’amore non ha unità di misura.
Però ho come il sospetto che l’amore di un nonno verso un nipote possa per diversi motivi andare molto oltre ciò che un genitore immagina.
Mi riservo di confermare questa mia personale teoria se e quando diventerò nonna, nel frattempo lascio che stanotte in questo posto sia lei a parlare.


Lungo il viale della Rimembranza.

Mio Caro Edoardo, proprio giorni fa mi sono trovata a percorrere questa scorciatoia che da Viale Modugno scende verso il mare.
Non sapevo o forse non ricordavo che si chiamasse Viale della Rimembranza.
Il fatto è che leggendo questa targa mi sono venuti alla mente ricordi di tanti anni fa...
Se guardi in fondo alla foto, vedrai sullo sfondo Villa Rosa. La tua scuola elementare, il luogo da cui è partita la tua maturazione culturale. Quante volte col sole col gelo con la pioggia io e te abbiamo fatto quel percorso alla fine delle lezioni, quando mai stanco di giocare coi tuoi compagni in quel bel parco, alla fine eri tu che decidevi che era ora di tornarcene a casa. 
Ti vedo ancora saltellare e correre giù per quella che per  me era una discesa un po’ troppo ripida. Ogni tanto ti voltavi per vedere a che punto fossi e allora ti fermavi o rallentavi per aspettarmi. Quante cose abbiamo fatto insieme in quegli anni! Intanto io ho potuto seguire te che crescevi e maturavi appetitosamente. 
Allora mai avrei immaginato di arrivare a vivere l’importantissimo traguardo del tuo esame di maturità.
Sono commossa e ringrazio Dio per avermi concesso questa grande soddisfazione e l'emozione di poter far parte anch'io di questi momenti per la verità febbrili dato il contesto della situazione.
Dicono che sarete nella storia perciò voglio dirti di tenere bene in mente anche nei minimi particolari questo tuo straordinario vissuto, così che un giorno tu possa raccontarlo con emozione ai tuoi figli.
Vai tranquillo e sereno verso questo traguardo.
Ad maiora semper.
La nonna.


2 commenti:

Unknown ha detto...

Qui sotto, prima di scrivere un commento, chiedono di dichiarare che non sono un robot. Spero di non aver dichiarato il falso, perchè sono commossa. Nonna Sandra.

LaSedia ha detto...

La cosa bella, Sandrin, è che tu riusciresti a commuoverti anche se fossi un robot : ) 🖤