venerdì 22 giugno 2012

Il cestino (dieci)


Quando mia madre scoprì che mi stavo abbozzando dentro di lei, tutto si può dire tranne che avesse la certezza di volermi (anzi, potermi) tenere, considerando il fatto che aveva già tre figli grandi, una riga di problemi economici, qualche problemino di salute, la rava e la fava.
oh, c'erano pure quelle sue care cugine timorate di dio che le avevano messo in mano l'indirizzo per risolvere l'inaspettata e sconveniente questione con religiosa discrezione.
le stesse che quando ho fatto la prima comunione mi hanno regalato un set di lenzuola di cotone in tinta unita, ora dico, ma come cazzo fai a regalare un set di lenzuola (in tinta unita!) a una bambina di 8 anni? ma lasciamo perdere le divagazioni.
in quel tempo, dicevo, pareva tutto deciso ma come per magia entrò in scena mio padre.
lui, così dissacrante nei modi e nelle parole, ma per mia fortuna con il dono del gioco d'azzardo che gli scorreva nelle vene, disse a mia madre che ogni fioeu el vegn al mond cunt el sò cavagneu (il cavagneu è il cestino), che tradotto nella sua lingua significava più o meno che secondo lui c'erano buone probabilità che Quello del piano di sopra gli servisse un bel poker, quindi perché accontentarsi di un tris?
beh, io non so se quel poker gli sia effettivamente entrato, di poker sperati e mancati ne deve avere avuti parecchi a quanto pare, ma certo è che un bel giorno di qualche mese dopo io e il mio cestino arrivammo e ci fu una grande festa, e sempre lo stesso giorno di trent'anni dopo mio padre prese quel cestino e, con un po' di emozione, ci mise le sue carte da poker e se lo portò via insieme a tutto il resto del contenuto.
Burlone.
niente più cestino per me, quindi, ma mi considero ugualmente servita perchè oggi mi resta in mano un tris d'assi accompagnato da una donna di fiori e un piccolo jolly.
sì, un jolly a poker, e allora?
e non scordiamoci del set di lenzuola in tinta unita che farebbe invidia al figlio del signor bassetti: l'ho usato per fare strisce per depilarmi l'inguine, funziona alla grande.

Se io fossi un angelo - Lucio Dalla

6 commenti:

firmato Ckf ha detto...

ah sarebbe fantastico averci capito qualcosa...

comunque senza restare troppo in argomento, quando m'arriva un poker, mi gioco la casa, ma succede che qualcun altro abbia scala reale... preferisco quando mi capitano le coppie di 2 :\

LaSedia ha detto...

Sì, l'ingresso di un poker e la propria casa sono due cose decisamente incompatibili, te lo garantisco ;))

Firmato Ckf ha detto...

ingresso in casa... pare che tu stia leggendo l'oroscopo u.u

Firmato Ckf ha detto...

a proposito di poker, ieri c'abbiamo giocato, ho perso 10 euro, in un ora e mezza ho vinto solo 2 mani, figurati che ho perso addirittura con un full... ovviamente m'ero giocato pure il primo stipendio di uno dei miei figli

Anonimo ha detto...

ma parliamo di stipendio o di paghetta settimanale? :)
lasediaslog

Firmato Ckf ha detto...

dettagli poco significanti :P