Ho trovato questa nota scritta lo scorso 2 agosto, qualche ora prima della partenza serale per le ferie col Westfalia, furgoncino camperizzato, classe 1981.
Le note danno sempre delle soddisfazioni, ti dimentichi di averle scritte e si ripropongono inaspettatamente come il peperone, che quando torna su mantiene lo stesso sapore di quando l’hai ingerito.
Nelle cose da smarcare (e che smarcai tutte diligentemente, da brava organizzatrice di eventi) mi ero dimenticata di mettere un paio di must have che forse, più di un kilim persiano da stendere in campeggio davanti al furgone per fare il dehor figo, avrebbero potuto tornare utili all’occorrenza, tipo una testa del motore nuova e l’opzione dell’assistenza stradale inclusa nell’assicurazione. Ma uno non può mica pensare proprio a tutto.
La mattina di sabato 3 agosto, circa 24 ore dopo la stesura di questa nota, invece di sciacquarci i genitali nello splendido mare dell’Almanarre a Hyeres, bivaccavamo nel cortile di un meccanico russo di Ventimiglia in attesa che mio fratello venisse a recuperarci, insieme ai sacchetti con dentro le cose da smarcare citate in nota e qualche valigia.
Al grido di “AH, STARE BENE”.
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