A me basta un “nulla” perché tutto cambi direzione e io non sappia più quale seguire.
L’altra sera mi sono stesa a pancia in giù sul pavimento della loggia perché avevo voglia di sentirlo con tutto il corpo, dovevo avere la percezione di qualcosa di solido e fisico che mi sostenesse in tutta la mia lunghezza, dal piede alla testa.
Solo che il letto o il divano non andavano bene, è sul punto più basso in cui puoi stare che prendi le misure con lo spazio esteriore e lo rapporti a quello interiore, così piccino e buio. E da lì non si rischia di cadere più in basso, a meno che non venga giù anche il pavimento.
Sto perdendo la voglia di dare, quella di prendere e anche di pretendere.
E questa perdita mi fa sentire senza direzione e senza alcun appoggio.
Ma non lo dico per far la depressa, è che proprio non so dove sono, con chi sono e cosa sto facendo.
Mi piacerebbe sdraiarmi a pancia in giù in mezzo al lungomare di pegli, dove la gente in questo momento sta ballando una cazzo di salsa.