domenica 29 novembre 2020

Countdown

Sento di avere i giorni contati ma non so in cosa. Incombe una specie di data di scadenza stampata da qualche parte dentro di me, in qualche angolo del mio vissuto.

Ma dove? E soprattutto, ma quando?

Non vorrei che questa data fosse già passata da un pezzo senza che me ne accorgessi, vorrebbe dire che sto continuando a divorare una parte di vita che è scaduta, avariata, marcia, che fa male alla pancia, come la maggior parte delle cose che tengo in frigo.

Dio, mi viene da vomitare.

 






giovedì 12 novembre 2020

Dedicato al numero 16

Ho sempre immaginato che i numeri avessero un'anima, un colore e un sesso.

Il numero 1 è un maschio grigio perla e superbo, il 2 è una bambina scatenata rossa, il 3 è turchese ed è bello e perfetto, il 4 è marrone come la terra che ci sostiene, il 5 è pazza e varia di colore in maniera assurda; è di natura giallo/arancio ma vira fino al rosso fuoco e può diventare incandescente, è una cosa che ancora non mi spiego. Il 6 è cicciotella, affamata, tenera e color verde prato. Il 7 è una strega figa e misteriosa di colore nero, l’8 è empatico, buono, immenso e viola.

Il 9 è blu ma di lui non so altro.

Odio il 90, non tanto per la paura, quanto per i gradi in cui a volte ci troviamo posturalmente nei confronti della vita.

Esiste un solo numero in tutto il mio universo che oltre ad essere palindromo, è ossimoro ed è il 22, perché rappresenta la nascita e la morte al tempo stesso.

Il numero che amo di più in assoluto è il 12, che è il numero dell’onnipotenza; è la mano di una giovane donna che per pochi secondi riesce ad afferrare il sole e a fermare il suo percorso nell’universo.

Mi piace anche il 13. 

Certo, per una superstiziosa come me non è che sia il massimo sapere che domattina, quando mi sveglierò, sarò dentro a un venerdì 13, che sarà dentro a un 2020.

Comunque sia, trovo che il 13 sia un numero molto spiritoso e paurosamente geniale, situato nella costellazione dello Scorpione.

Il 29 e il 31 li gioco alla roulette, il numero pieno non mi esce mai. Poi, incredibilmente, punto un carrè che include i due numeri e vinco.

Lo 0 è Dio, che determina il punto di inizio verso ogni direzione, positiva o negativa; è neutro, perché lui stesso ha voluto che ci fosse un’ingiusta supremazia dei numeri dispari sui pari; è maschio e femmina insieme ed è bianco perché nella sua assolutezza continente tutti i colori e tutte le anime buone e cattive in dosi magnificamente equilibrate.


Infine ho da qualche giorno nel cuore il 16, figlio di un quadrato perfetto; è il numero di una ragazza che è diventata il caro angelo di molti, probabilmente così immensa da non rifiutarsi di esserlo anche per chi se l’è portata via, ed è a lei che vorrei fosse dedicata una poesia mai scritta prima, fatta di soli numeri e note musicali.

Una poetica sequenza infinita ed eterna, come infiniti ed eterni sono i numeri e le combinazioni di suoni.

Le parole finiscono. Sanno fare male, sanno mentire  o sanno essere confuse, inutili e stupide.

I numeri mai.