Sono qui all’ombra di un ombrellone aperto che non fa ombra perché sono quasi le quattro del mattino. Immersa nel silenzio e nella quiete, col trucco negli occhi ormai squagliato, faccio il gioco del cielo enigmistico che è un insieme infinito di puntini da unire con le linee per svelare l’immagine finale dell’universo, ma senza i numeri sui puntini e senza la soluzione a pagina 46.
Insomma, non puoi capire che due coglioni aver messo la testa in un acceleratore quando l’unica possibilità che ho adesso è di metterla a dormire.
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