sabato 4 gennaio 2020

Vorrei segarmi ma non posso

A inizio anno sono sempre un po’ depressa. Uso questa parola a cazzo, come la maggior parte delle volte in cui viene usata da chiunque.
Come la maggior parte delle parole che usiamo, così, a cazzo, contestualizzate in modo impertinente solo per fare un po’ di coreografia. Anche dire “a cazzo” è qualcosa di detto a cazzo. Che significato ha? Nessuno. Però si capisce, come penso si capisca cosa intendo quando dico che inizio anno è un’enorme deprimente domenica sera che dura come minimo 10 giorni. Perché tutti a inizio anno siamo sempre un po’ depressi vero? Io volgio conoscere qualcuno che mi dica che a inizio anno è carichissimo e pronto ad accogliere la novità con ottimismo. Voglio conoscerlo avanti, si palesi, che poi lo carico io con una testata.
Così, a cazzo, che fa coreografia.
Buon anno dai,  e ricordatevi di deprimervi per bene prima di iniziare a pedalare con vigore lungo la strada del 2020.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutta questa realtàde mi deprime.
Hai scritto volgio. Accazzo. DaVelletri.

Anonimo ha detto...

E' la stessa cosa che ho pensato quando alle superiori mi fratturai entrambi i polsi e me li dovettero ingessare. Qualche sera dopo davano la Liceale con Gloria Guida ma questo fu l'unico pensiero che fui in grado di fare insieme a "che cosce che ha la Guida!!" Ehhh le cosce...quanti bei ricordi e quanta saggezza sostengono col passare degli anni!!