lunedì 28 ottobre 2019

I've been a puppet, a pauper, a pirate, a poet



Egregi (ovvero, fuori dal gregge),
Ci schifiamo dei disagi e delle paure altrui, delle debolezze, della gelosia, dell’invidia, dei fastidi che causano, delle figure di merda, dei peccati e dei delitti altrui e non solo ci schifiamo e li schifiamo, ma li sputtaniamo, li mettiamo in piazza, ridiamo di loro al momento opportuno e in maniera cristallina e divertita, non certo come ride lui, e puntiamo il ditino del cazzo, pur di far parte di quel gregge di fenomeni che devono farsi notare dai vincenti, dagli splendidi, dai giusti.
Poi però andiamo a comprare un biglietto di sola andata per Joker, magari anche due o tre volte come ho fatto io, allora ci sentiamo tutti dei folli egregi Joker. 
Lo comprendiamo, lo stimiamo, vestiamo i suoi panni. C’abbiamo pure le app per farci il selfie da Joker e giocare a fare i fighi un po’ fuori di testa come lui. 
E no, belli che non siamo altro, non funziona così. 
Provate un po’ a vivere come un Joker, ma senza il suo meritato feroce lieto fine che il film gli ha imposto affinché diventasse un fumetto.
Poi vediamo com’è cantare That’s life, fenomeni di merda.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ogni tanto quel lonfo del my brother da quel budrioso e dagro intestino caca fuori delle perle di saggezza mica da poco.Lo diceva anche un altro tizio di Zena che dalla cacca si tira sempre fuori qualcosa di buono...
Che sia un lieto fine, soprattutto oggi!


https://youtu.be/66W0D7HMD0E

LaSedia ha detto...

e quasi quasi in segno di sberdazzi gli affarferei un gniffo. Ma lui zuto
m’alloppa, mi sbernecchia.
E io m’accazzo.