Volevo che anche qui ci fosse il tuo regalo fatto di immagini montate su colonna sonora meravigliosa scritta per un film horror che dobbiamo ancora vedere.
L’abbiamo ascoltata mille volte e ogni volta ci chiediamo come possa il malinconico e onirico abbandono di questa ballata accompagnare un film di paura.
Chissà in quale scena sarà.
Chissà in quale scena sarà.
Ma chi l’ha scritta è un demiurgo di profonde e inaspettate suggestioni, quindi ok, noi ci fidiamo, in fondo la paura può anche suonare le note più dolci e commoventi.
Se poi penso a tutti i miei momenti di felicità di questi tempi - so già che la cosa ti darà assai in culo - non posso ignorare il fatto che nell’attimo stesso in cui nostra signora dei sospiri mi raggiunge e mi travolge, io ho imparato a vedere chiaramente anche la sua faccia opposta e nascosta: quella della paura.
Quando provo felicità, io provo intimamente anche una fottutissima paura che mi paralizza.
E vorrei diventare davvero così piccola da stare tutta sotto un paio di ali, buone o crudeli che siano, basta che mi proteggano.
E vorrei diventare davvero così piccola da stare tutta sotto un paio di ali, buone o crudeli che siano, basta che mi proteggano.
Eh oh, son (s)fatta così.
Unmade, Thom Yorke
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