lunedì 31 dicembre 2018

Come under my wings

Volevo che anche qui ci fosse il tuo regalo fatto di immagini montate su colonna sonora meravigliosa scritta per un film horror che dobbiamo ancora vedere.
L’abbiamo ascoltata mille volte e ogni volta ci chiediamo come possa il malinconico e onirico abbandono di questa ballata accompagnare un film di paura.
Chissà in quale scena sarà.
Ma chi l’ha scritta è un demiurgo di profonde e inaspettate suggestioni, quindi ok, noi ci fidiamo, in fondo la paura può anche suonare le note più dolci e commoventi.
Se poi penso a tutti i miei momenti di felicità di questi tempi - so già che la cosa ti darà assai in culo - non posso ignorare il fatto che nell’attimo stesso in cui nostra signora dei sospiri mi raggiunge e mi travolge, io ho imparato a vedere chiaramente anche la sua faccia opposta e nascosta: quella della paura.
Quando provo felicità, io provo intimamente anche una fottutissima paura che mi paralizza.
E vorrei diventare davvero così piccola da stare tutta sotto un paio di ali, buone o crudeli che siano, basta che mi proteggano. 

Eh oh, son (s)fatta così.



Unmade, Thom Yorke

Nessun commento: