ascolta lentamente,
perchè non riesco a dormire ma cosa volevo dire di così incontenibile da stare qui sulla sedia a quest'ora?
forse solo che ho mangiato la vellutata di porri e patate stasera, di quelle pronte in busta, sai, e non era buona perché per qualche manciata di minuti non ho mescolato mentre cuoceva, devo aver fatto dell'altro che senz'altro era più importante di una vellutata, tipo accendere la tele per vedere su realtime "com'è fatto", e ci vuole un attimo per certe cose, lo sai, vero?, anche le più semplici, anche quelle in busta che fanno quelli che non sanno cucinare
(ma io SO cucinare, lo giuro che lo so dov'è il punto esclamativo in questa tastiera?),
ci vuole un attimo perché si attacchino al pentolino e le rovini irrimediabilmente e loro ti restituiscono lo sgarbo invadendoti la bocca col sapore di bruciato, che non è solo amaro, e non è solo schifoso, è di più, fidati, è umanamente insopportabile, è la peggiore delle mortificazioni per la bocca,
ci vuole un attimo perché si attacchino al pentolino e le rovini irrimediabilmente e loro ti restituiscono lo sgarbo invadendoti la bocca col sapore di bruciato, che non è solo amaro, e non è solo schifoso, è di più, fidati, è umanamente insopportabile, è la peggiore delle mortificazioni per la bocca,
loro
ti massacrano le papille gustative, loro ti avvelenano e tu in quel momento non sai se potrai mai più provare il piacere di un sapore dolce sulla lingua, e sai che non te lo meriteresti neanche di provarlo così impari, stronza, a dimenticare di mescolare la vellutata in busta knorr per quella fottuta manciata di minuti.
è proprio così, ci vuole un attimo.
e dunque, in ordine sparso,
è proprio così, ci vuole un attimo.
e dunque, in ordine sparso,
ci è voluto un attimo e mi sono addormentata parlando al telefono,
non ho pianto quanto avrei dovuto quel giorno in cui mi sono fatta rubare la data del mio compleanno,
ho fotografato la mia morte con una piccola digitale nera,
ho dimenticato,
mi sono persa verso la mecca,
mi sono fatta beccare a copiare,
mi sono fatta beccare a giurare il falso,
non ho pianto quanto avrei dovuto quel giorno in cui mi sono fatta rubare la data del mio compleanno,
ho fotografato la mia morte con una piccola digitale nera,
ho dimenticato,
mi sono persa verso la mecca,
mi sono fatta beccare a copiare,
mi sono fatta beccare a giurare il falso,
ho scoreggiato e ho fatto finta di niente,
ho costruito castelli con carte da poker per la principessa sul pisello,
li ho fatti cadere con un paio di bluff,
ho sostituito un vaffanculo sincero con un sorriso falso,
ho coperto i miei polmoni di merletti neri,
ho sculacciato il gatto anche se non era colpa sua,
ho costruito castelli con carte da poker per la principessa sul pisello,
li ho fatti cadere con un paio di bluff,
ho sostituito un vaffanculo sincero con un sorriso falso,
ho coperto i miei polmoni di merletti neri,
ho sculacciato il gatto anche se non era colpa sua,
ho rubato uno smalto alla standa,
ho rubato un nome,
ho giustificato la mia ignoranza,
ho rubato un nome,
ho giustificato la mia ignoranza,
ho abusato della mia indolenza,
ho malfidato della buona fata bionda che vedo tutti i giorni,
mi sono commossa davanti a cose oscene,
ho riso davanti a cose commoventi,
sono sparita nel nulla,
ho chiesto a dio se per favore può non esistere,
gli ho dato del cane - a voce -
e del porco - in un sms -
non ho tenuto la manina a mio figlio quella volta,
non ho dato ripsoste,
ho scelto il silenzio per paura di prendere posizione,
in un attimo, infine, ho fatto a brandelli la carne di un agnello con due coltelli,
i loro,
in un attimo ho nascosto tutto questo niente in fondo alla mia anima,
e in un attimo mi sono mangiata un cuore.
il mio.
stanotte, con la bocca che sa di bruciato, ho volgia di ululare alla pioggia e al castello di carte, perché la luna non la vedo.
ho malfidato della buona fata bionda che vedo tutti i giorni,
mi sono commossa davanti a cose oscene,
ho riso davanti a cose commoventi,
sono sparita nel nulla,
ho chiesto a dio se per favore può non esistere,
gli ho dato del cane - a voce -
e del porco - in un sms -
non ho tenuto la manina a mio figlio quella volta,
non ho dato ripsoste,
ho scelto il silenzio per paura di prendere posizione,
in un attimo, infine, ho fatto a brandelli la carne di un agnello con due coltelli,
i loro,
in un attimo ho nascosto tutto questo niente in fondo alla mia anima,
e in un attimo mi sono mangiata un cuore.
il mio.
stanotte, con la bocca che sa di bruciato, ho volgia di ululare alla pioggia e al castello di carte, perché la luna non la vedo.
Pieces - Villagers