23/12/2011
LaSedia 64.8 (questa sì che è una versione evoluta)
prego, Signori, postino il loro peso prima del grande abboffo.
venerdì 23 dicembre 2011
giovedì 22 dicembre 2011
Fuck Evolution
Ma davvero da un 2.0 ci si aspetta un'evoluzione rispetto alla versione precedente?
Perché ora ho capito: è questo senso di responsabilità imposto da un 2.0 nel titolo che mi inibisce la regolare evacuazione.
Io non mi sono evoluta proprio per niente, mettiamo le cose in chiaro.
Tranne che in un fondamentale aspetto:
la visualizzazione del blog per dispositivi mobili.
Fica!
Perché ora ho capito: è questo senso di responsabilità imposto da un 2.0 nel titolo che mi inibisce la regolare evacuazione.
Io non mi sono evoluta proprio per niente, mettiamo le cose in chiaro.
Tranne che in un fondamentale aspetto:
la visualizzazione del blog per dispositivi mobili.
Fica!
giovedì 1 dicembre 2011
Ricomincio da qui (in bilico)
è sempre un brivido stare in bilico sulle gambe posteriori di una sedia e non sapere se l'equilibrio reggerà.
la prima volta che l'ho fatto senza tenermi al bordo del tavolo, la sedia ha ceduto e io sono precipitata in terra, mi sono schiacciata un dito, ho perso l'unghia e la mamma mi ha sculacciata.
lì è nata la mia passione per le sedie.
le sedie sono stronze ma emozionano.
cioè, veramente non è proprio quello che volevo raccontare ora su questo blog.
veramente volevo parlare di quanto mi piacciano i posti che un tempo erano affollati e poi sono stati abbandonati, tipo questa spiaggia di voltri dove vengo spesso in inverno o questa piattaforma dalla quale stanno scappando tutti portandosi via le parole, o una casella di posta che non riceve più la posta, o la vecchia tovaglia verde da gioco di mio padre che non vede più le carte da anni, il vecchio e sfondato letto matrimoniale di un albergo rinchiuso in un magazzino, o il vespasiano di brignole dove nessuno va più a pisciare.
ecco, proprio di questo volevo parlare.
perché a me quei posti che sono in bilico tra la vita e la morte mi fanno pena.
ho ripreso a fumare per ridare un senso al mio posacenere, sul quale da tanto tempo non si posava più la cenere.
è che io sotto sotto sono buona, è inutile.
ma non è nemmeno questa la cosa che volevo dire qui oggi, esattamente.
in realtà volevo dire che per me sarebbe tutto molto più facile se la smettessi una cazzo di buona volta di credere in dio.
o forse volevo solo dire che sono un po' in bilico ma non riesco a togliere le mani dal tavolo.
ho paura di cadere e di perdere tutte le unghie, e poi cosa mi pitto?
no, non lo so cosa volevo dire.
ma pazienza, sarà per un'altra volta.
(Estate - Negramaro)
la prima volta che l'ho fatto senza tenermi al bordo del tavolo, la sedia ha ceduto e io sono precipitata in terra, mi sono schiacciata un dito, ho perso l'unghia e la mamma mi ha sculacciata.
lì è nata la mia passione per le sedie.
le sedie sono stronze ma emozionano.
cioè, veramente non è proprio quello che volevo raccontare ora su questo blog.
veramente volevo parlare di quanto mi piacciano i posti che un tempo erano affollati e poi sono stati abbandonati, tipo questa spiaggia di voltri dove vengo spesso in inverno o questa piattaforma dalla quale stanno scappando tutti portandosi via le parole, o una casella di posta che non riceve più la posta, o la vecchia tovaglia verde da gioco di mio padre che non vede più le carte da anni, il vecchio e sfondato letto matrimoniale di un albergo rinchiuso in un magazzino, o il vespasiano di brignole dove nessuno va più a pisciare.
ecco, proprio di questo volevo parlare.
perché a me quei posti che sono in bilico tra la vita e la morte mi fanno pena.
ho ripreso a fumare per ridare un senso al mio posacenere, sul quale da tanto tempo non si posava più la cenere.
è che io sotto sotto sono buona, è inutile.
ma non è nemmeno questa la cosa che volevo dire qui oggi, esattamente.
in realtà volevo dire che per me sarebbe tutto molto più facile se la smettessi una cazzo di buona volta di credere in dio.
o forse volevo solo dire che sono un po' in bilico ma non riesco a togliere le mani dal tavolo.
ho paura di cadere e di perdere tutte le unghie, e poi cosa mi pitto?
no, non lo so cosa volevo dire.
ma pazienza, sarà per un'altra volta.
(Estate - Negramaro)
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