sabato 23 settembre 2023

 E talvolta capita che arriva il momento in cui le persone decidono  improvvisamente che certe manifestazioni non fanno più per loro, perché sono diventate sagge e  riservate, perché tengono alla loro privacy e lottano per tutelarla, perché hanno problemi da risolvere ben più importanti e non hanno più  tempo da sprecare in stupide pratiche adolescenziali.

Questa almeno è la loro versione.

Io ho il sospetto invece che questo momento arrivi proprio quando queste persone non hanno più benzina per accendere il motore delle loro emozioni, quando sono ben lontane da quella saggezza a cui credono di essersi elevate, arriva quando la loro preziosissima privacy non è diventata altro che un pezzetto di vita che conviene nascondere affinché non venga smascherato il doppio bluf e quando i problemi ben più importanti sono solo la scusa per rifugiarsi in pratiche altrettanto adolescenziali. 

Pensano di non piegarsi ai meccanismi dei social che tanto criticano e schifano e non si rendono conto che questo modo di rifiutarli, e i motivi per cui lo stanno facendo, le hanno rese maggiormente schiave dello stesso meccanismo, costringendole a perdere quello spirito puro e giocoso, che ha sì la sfrontatezza dell’adolescenza, ma anche quella freschezza spontanea che restituisce al termine tutta la sua accezione positiva.

Quello spirito che un tempo non si vergognava di esprimere i piccoli momenti di “trascurabile felicità”, se davvero di felicità si è trattata.

Detesto l’idea che anche io stia diventando così, per puro spirito di adeguamento.

domenica 17 settembre 2023

A.G.

 Alessandro Mendini era un celebre architetto. È morto qualche anno fa.

Noi ignoranti non sappiamo nulla di lui.

Ma se guardiamo l’immagine sotto di sicuro riconosciamo la marca dell’oggetto: Alessi.

Probabilmente ne abbiamo uno in casa o una imitazione a buon mercato.

Se sei un artista e volessi dedicare una tua opera  alla persona che hai amato, magari faresti un quadro, una poesia, una scultura, una canzone, una coreografia.

Lui no, lui ha fatto uno stupido cavatappi che ha chiamato Anna G.

E così la bella Anna G. è entrata nelle case di tutto il mondo, ha alzato le sue braccia e ha stappato migliaia di bottiglie di vino, per la gioia di chi lo ha bevuto.

Io credo che sia l’opera più romantica e significativa che un artista abbia mai dedicato alla sua amata.




mercoledì 6 settembre 2023

?

Son mica tanto contenta, così, in generale.

Si vede vero?

Mah. Non so neanche a chi lo sto chiedendo se si vede.

Quindi come faccio ad essere contenta, se da un po’ di tempo non so manco più a chi mi sto rivolgendo…

Maledetti punti interrogativi orfani di un destinatario che spussano di solitudine, buttati nel water di un brutto cesso senza finestra e con la ventola rotta.