Oggi 3 ottobre ho portato l’iPhone in riparazione perché si è rotto l’altoparlante, credo.
Come mai? mi chiedono.
Ma boh, che cazzo ne so, scusate.
Se quel telefono non è in mano mia, è per terra perché mi cade sempre dalle mani.
Difficilmente è in qualche altro posto.
È stato anche dentro un water di un 5 stelle lusso ad Artimino mentre facevo un sopralluogo. Non certo perché fossi lì in vacanza, ci mancherebbe.
Però la tipa dell’hotel mi aveva simpaticamente garantito che non sarebbe successo nulla: meglio in un water di un 5 stelle lusso che in quello di un autogrill. Almeno lì ci cagano e ci pisciano i ricchi.
Ci ho pisciato anch’io che sono una povera morta di fame comunista.
E forse è per quello che il mio iPhone ha perso la voce.
Comunista con l’iPhone perche il Rolex non me lo potrò mai permettere.
Comunque, oggi l’ho portato in riparazione e in quell’ora cosa faccio senza telefono?
Niente.
Mi godo un’ora di vita da sveglia senza telefono. Figata.
Vado al bar e prendo un caffè e un pasticcino con la crema pasticcera e due lamponi.
Vado a pagare con il contactless, ah no, non ho il telefono.
Vabbè. Mi metto sulla panchina e mi faccio una partita a homescapes, ah no.
Vabbè, chiamo Benny, l’ex capo che abita da quelle parti, così ci facciamo un saluto, ah no.
Vabbè, mando un paio di mail di lavoro così mi porto avanti, ah no.
Vabbè, vado su fb a vedere le stronzate che scrive la gente, ah no.
Vabbè, mi guardo una puntata di Dexter, ah no.
Vabbè, vediamo come si veste oggi quella influencer su ig che tutti i giorni ci dice come cazzo si veste, ah no.
Vabbè, mando un vocale a Germa per dirgli che me lo meno e che mi fa male il piede con la gotta, ah no.
Vabbè, vediamo se sul gruppo famiglia la mamma ha scritto che ha finito il Tavor, ah no.
Vabbè, vediamo se l’amministratore ha convocato l’assemblea straordinaria di condominio, ah no.
Vabbè, vediamo che ore sono, ah no.
Manco so che ore sono, se non ho il telefono.
Un’ora senza telefono e la mia vita si è fermata. Stop.
Intanto la gente muore a Gaza e dei volontari che cercano di portare aiuti umanitari sono finiti in un carcere israeliano.
Ma io non so come passare un’ora del mio merdoso tempo senza il cazzo di iPhone.
Vuoto cosmico, in una splendida giornata di sole autunnale.
Ah no. In quest’ora senza vita ho saputo fare ì conti:
€ 104,50
• 100 di riparazione telefono
• 2 di caffè e pasticcino coi lamponi
• 2,50 di Secolo XIX e TV Sorrisi e Canzoni (diomio così anni 80!) che non avrei mai comprato se non fossi stata senza telefono per un’ora.
Totale dell’operazione: un telefono resuscitato e la consapevolezza di una coscienza in stato comatoso.
E quella mica si ripara con 100 sacchi.